FOCACCIA DI PASQUA
lievito di birra - 15 gr. (per il 'lievitino')
latte tiepido - 90 gr (per il 'lievitino')
farina - 90 gr (per il 'lievitino')
uova - 3
burro - 150 gr.
farina 00 - 600 gr
zucchero - 190 gr.
marsala - mezzo bicchiere (30 gr)
sale - un cucchiaino (c.ca 5gr.)
vaniglia - qb
fase 1: Si inizia a lavorare il lievito con il latte tiepido e i 90 gr. di farina. Ne risulta un impasto molto morbido. Far riposare c.a mezz'ora.
fase 2: Primo impasto con 2 uova, 50 gr di burro, 350 gr. di farina, 110 gr. di zucchero e si aggiunge il lievitino. Lavorare l'impasto c.ca 10 minuti finchè non risulta abbastanza liscio ed elastico. Far lievitare alcune ore finchè l'impasto non raddoppia di volume.
Per favorire la lievitazione ho mezzo l'impasto nel forno solo con la luce accesa (che genera comunque calore), adeguatamente coperto dall'apposito panno.
fase 3: Secondo impasto con: 1 uovo, 60 gr. di burro, 250 gr. di farina, 80 gr. di zucchero, marsala, vaniglia.
Dopo averlo lavorato per qualche minuto unitelo al precedente lievitato. A questo punto aggiungere il sale e lavorare bene e a lungo. Ne deve risultare un impasto liscio ed elastico, se appare granuloso continuare a lavorarlo. A questo punto potete dividerlo in due per avere due focacce medie. Mettete l'impasto (o gli impasti) negli stampi e fate lievitare per la seconda volta a una temperatura di 25/27 gradi per alcune ore (da 4 a 6 ore a seconda della temperatura ambiente).
fase 4: Se la temperatura di lievitazione sarà stata favorevole vi ritroverete un impasto piu' che raddoppiato. Fate sciogliere un paio di cucchiai di zucchero (bianco o di canna) in poca acqua bollente. Quando si è intepiedito spennellare le forme e praticare un paio di incisioni con una lama affilata.
Avevo scritto una poesia ...ma il tasto canc l'ha portata via...
RispondiEliminaQueste focacce sono come le madeleine di Proust. Quando le assapori ti tornano alla mente i giorni spensierati dell'infanzia e in special modo il giorno di Pasqua e il lunedí di Pasquetta, quando ,da bambino,la gita fuori porta sembrava un'avventura ai confini del mondo.Del picnic mi ricordo la luce e i colori ,le grida e gli scherzi degli amici,l'atmosfera praticamente perfetta e poi il sapore delle cipolline con tonno e maionese, un vero "extra" per quei tempi ed infine Lei la regina che chiudeva con il suo profumo e la sua fragranza La scampagnata...la focaccia